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Vaccini cavie civili e militari: una dichiarazione d’intenti

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Presentiamo in anteprima un estratto del libro di Gianni Lannes Vaccini Cavie Civili e Militari, di prossima pubblicazione. In questo volume l'autore del libro inchiesta Vaccini Dominio Assoluto, ha portato a termine un’altra indagine sul campo, ancora più esplosiva della precedente.


Cari figli: il governo vi vuole ignoranti, la religione sottomessi, le multinazionali schiavizzati, le banche strozzati, la giustizia prigionieri. Così quando vi chiedo di studiare, è perché desidero sapervi liberi. La conoscenza è la vostra arma migliore.

Io non sono antivax né provax: non sono etichettabile con marchi utili ad imprigionare il dissenso critico, e non accetto dogmi o imposizioni. È impossibile ridurmi al silenzio nonostante gli attentati subiti in ragione del mio lavoro giornalistico pagati con due anni sotto protezione della Polizia di Stato, decine di interrogazioni parlamentari senza risposta da parte di ben 4 governi e indagini giudiziarie insabbiate. Con me le burionate lorenziniane e le minacce istituzionali non attaccano, non funzionano. Non sono un depositario di verità ma un uomo, un padre, un cittadino, un ex giornalista investigativo, uno scrittore, un ricercatore che usa la sua testa, e accusa a ragion veduta i lacchè dello Stato italiano, di attentare alla vita di milioni di minori, nonché all’ordine costituzionale. Per la cronaca documentata, l’inquilino pro tempore del Quirinale è Sergio Mattarella, lo stesso individuo che anni addietro in veste di ministro bellico, negò la presenza di uranio sporco compresa l’insorgenza di patologie tumorali tra i militari italiani, ammalati e deceduti.
Il criterio coercitivo viola la Dichiarazione dei diritti del Fanciullo e la libertà di scelta terapeutica stabilita dalla Convenzione di Oviedo; peraltro la vaccinazione di massa obbligatoria è incostituzionale, a parte altri diritti fondamentali, universali, inclusa la patria potestà (responsabilità genitoriale) di madre e padre, calpestati impunemente. L’eterodiretto governo italiano e i parlamentari abusivi (in base al pronunciamento 1/2014 della Corte Costituzionale) – hanno approvato la legge per 10 vaccini obbligatori a neonati, bambini e adolescenti sani – attentando alla salute dei nostri figli usati come cavie. Alla fine i politicanti nostrani saranno ricordati anche per quella longa manus sui bambini. Chi paga in soldoni però è esonerato. Inutile interrogarsi su un obbligo che decade con un pizzo allo Stato da 500 euro; inutile chiederne le ragioni “scientifiche” alle autorità. Chi fa domande è antivax.
Lo Stato di diritto non può entrare nel corpo di un cittadino e meno che mai di un bambino (sano), per inoculare qualsiasi cosa, sia pure un toccasana, tantomeno i vaccini che sono letali. La violenza è insita in questa legge liberticida, non in una madre con il bimbo in braccio che grida inascoltata la sua disperazione.
L’Italia da culla del diritto è stata trasformata in una tomba della democrazia. La storia è fatta dalle minoranze attive e disobbedienti che diventano masse critiche e rivoluzionarie per salvaguardare concretamente il diritto alla vita. Quando le autorità violano le libertà civili e non paghe mettono a repentaglio la vita dei bambini, allora ribellarsi è un dovere etico. I fautori delle vaccinazioni sono convinti che non esistono metodi di trattamento noti utili a far fronte a malattie infettive dell’infanzia e, di conseguenza, questo è il motivo per cui dobbiamo continuare a fare prevenzione tramite la vaccinazione. Costoro trascurano del tutto la ovvia e documentata inefficacia dei vaccini nella prevenzione di qualsiasi patologia, nonché l’infinito strascico di disastri e gravissime malattie immuni, autoimmuni e degenerative provocate dalla medicina moderna, che dai vaccini trae profitti nell’ordine dei miliardi di dollari ogni anno. La medicina moderna convenzionale non sa come trattare – o, meglio, gestire – correttamente ed efficacemente le malattie infettive o, quanto a questo, qualsiasi altra malattia, limitandosi a somministrare antibiotici, antipiretici e antidolorifici, a dispetto della palese inefficacia, dell’inadeguatezza e dei pericoli di questi farmaci e senza alcun riguardo per l’individualità.
La verità è la proprietà di un enunciato che, in qualche modo, corrisponde ai fatti o descrive le cose come stanno effettivamente. A proposito di falsificabilità della scienza, non esiste un sapere definitivo ed assolutamente certo. All’essere umano non compete il possesso della verità ma solo la ricerca mai conclusa di essa, e ciò si applica anche alla società aperta. Così come una teoria scientifica è strutturalmente problematica, ipotesi sempre provvisoria soggetta a revisione e riscrittura, la democrazia si fonda sulla fallibilità umana, sulla salvaguardia delle libertà dei suoi membri, mediante istituzioni democratiche autocorreggibili, aperte alla critica razionale e alle proposte di riforma, se gli uomini al potere non salvaguardano tutto questo, il governo è una tirannia. Chiunque abbia un minimo di dimestichezza con l’epistemologia sa che la medicina non è una scienza. Io so che i fatti non sono mai tutta la verità, perché oltre c’è ancora qualcosa, o un altro livello di realtà. Dietro le apparenze c’è una verità che ci sfugge, perché sfugge alla rete dei nostri sensi, ai criteri della scienza umana e della razionalità comune.

Non esiste una sola prova scientifica che le vaccinazioni abbiano reale efficacia. L’iniezione di un vaccino per essere giustificabile dovrebbe essere il frutto di un’esigenza concreta, risultante da un’evidenza medico-scientifica, senza nessun altro fattore inquinante. Come può un genitore sapere che una sostanza somministrata a suoi figlio direttamente nel sangue, dipende non da una necessità scientifica, ma spesso da un atto di corruzione o pressione politica, e consentire che tale sostanze sia inoculata esponendo il suo bambino a un qualunque rischio, piccolo o grande che sia?
Io so che la vita è fatta di domande, ma sono le risposte che fanno la differenza. Bisogna dubitare sempre: il dubbio è la fonte della ricerca e della conoscenza, quindi della verità. Io so che un’ipotesi per definizione è sempre suscettibile di una diversa e maggiore approssimazione alla verità.
Nessun studio scientifico può affermare che far subire un numero così elevato di vaccinazioni ad un bambino, iniziando a tre mesi di età, non provochi delle profonde alterazioni dell’equilibrio immunitario, con il rischio di sviluppare malattie importanti e persistenti per tutta la vita. Non sono stati eseguiti studi sulle reazioni avverse ai vaccini e non sono stati monitorati tali effetti nei giorni successivi all’inoculazione del vaccino. E non esistono studi clinici indipendenti sulla sicurezza ed efficacia dei vaccini. Se i vaccini sono farmaci (alla lettera: “veleni”) e il numero delle malattie infettive infantili oggi è estremamente contenuto, in rapporto alle migliorate condizioni di igiene, di alimentazione, di bonifica del territorio ed i protocolli di cura sono assai efficaci, perché si rende obbligatoria la vaccinazione di massa? È possibile che una singola, predeterminata formulazione di farmaci possa giovare ogni anno ugualmente a 500 mila bambini di due-quattro mesi di vita? La contemporanea somministrazione di 10-14 vaccini per via iniettiva prevede una condizione morbosa caratterizzata da elevata criticità. Perché viene proposta a scopo preventivo? Il programma vaccinale non prevede un protocollo diagnostico preventivo, che accerti le condizioni di salute del bambino, non prevede un protocollo post-vaccinale e la farmacovigilanza è passiva, per cui il pediatra che riscontra un potenziale danno da vaccino non è tenuto per legge a denunciarlo. La passività della farmacovigilanza sembra dedicata a proteggere la casta medica, invece del bambino. Perché? Se lo scopo dell’intervento medico è di promuovere la salute ed il benessere del bambino, perché viene sottoposto ad un forte stress neuro-immuno-endocrino in fase neonatale, quando si stanno lentamente formando i suoi sistemi di difesa, immunitari e metabolici?
I danni dei vaccini non sono opinione ma certezza scientifica conclamata da decenni: il potere esecutivo non è il potere assoluto di un monarca d’altri tempi. La Corte Costituzionale con la sentenza numero 258 del 20 giugno 1994 ha infatti affermato che «È necessario porre in essere una complessa e articolata normativa di carattere tecnico che individui esami chimico-clinici idonei a prevedere e prevenire possibili complicanze da vaccinazione».
La legge 119/2017 prevede risarcimenti economici per gli eventuali danni provocati dai vaccini a neonati, bambini e adolescenti sani, e che mediante la legge 25 febbraio 1992, numero 210, recante «Indennizzo a favore dei soggetti danneggiati da complicanze di tipo irreversibile a causa di vaccinazioni, trasfusioni e somministrazione di emoderivati», il Parlamento, ammettendo una responsabilità pubblica, ha riconosciuto un sostegno economico a quei cittadini resi fisicamente o psichicamente menomati quale sia la percentuale di pazienti effettivamente immunizzati o che comunque hanno un tasso anticorpale adeguato a renderli immuni dal contagio a seguito della vaccinazione per le seguenti patologie: pertosse, difterite, tetano, epatite B, poliomielite, haemophilus influenzae di tipo B e meningite da pneumococco.
I vaccini sono utilissimi a chi vende farmaci: infatti servono a produrre malati a vita. L’industria fabbrica vaccini ben conoscendo la loro inefficacia. Tali “presidi preventivi” vengono iniettati ai bambini lasciando credere ai genitori di essere immuni alle malattie. A causa della presunta immunità dei vaccini fallaci, sovente scoppia la vera e propria epidemia. I mass media trasformano l’epidemia in isteria di massa, accusando i bambini non vaccinati. Così tanti vengono marchiati con gli stessi vaccini difettosi. L’obiettivo raggiunto, seminando ansietà e paura diffusa nel corpo sociale, è la cieca obbedienza generalizzata al sistema dominante. Quando l’epidemia, come natura vuole, si esaurisce, i media acclamano la loro falsa efficacia.
In quindici Paesi europei l'obbligatorietà dei vaccini non esiste. Austria, Cipro, Danimarca, Estonia, Finlandia, Germania, Irlanda, Islanda, Lituania, Lussemburgo, Olanda, Norvegia, Portogallo, Spagna, Svezia e Regno Unito hanno un approccio diverso basato su raccomandazione, prevenzione e informazione. I dati dimostrano che in questi Paesi la copertura vaccinale è simile a quella presente nei Paesi in cui vige l’obbligatorietà. Non c'è nessuna epidemia e nessuna minaccia alla salute pubblica ma solo una lieve flessione delle coperture vaccinali che può essere fronteggiata con la raccomandazione.
Le sentenze della Corte di Cassazione, stabiliscono che le vaccinazioni sono obbligatorie ma non coercitive (sentenza 2424/196 del 12/12/1990 depositata il 26/02/1991 e sentenza 928 del 11/06/1997 depositata il 3/07/1997). Ancora nel 2000 la Prima Sezione Penale della Corte di Cassazione ha confermato la non coercizione delle vaccinazioni obbligatorie (depositata il 27/07/2000). Le successive pronunce della Corte di Cassazione (sempre più rare perché nel frattempo in pochissimi casi si è ce rcato di praticare le vaccinazioni forzatamente) sono dello stesso tenore. Oggi praticare l’obiezione di coscienza, è doveroso per il bene dei propri figli.

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