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USA, DILAGANO I CHIP RFID di Edoardo Capuano

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Con questo microchip ogni singolo soldato e addetto può essere identificato e quindi abilitato a determinate aree di lavoro. Inoltre, nel microchip RFID può essere installata, e man mano aggiornata, tutta la storia medica del milite. Questi microchip, che vengono chiamati in gergo “The chips would” ovvero “patatine fritte”, potrebbero sostituire le vecchie ed obsolete targhette di metallo militari, che sono state introdotte nel lontano 1906.

Il chip, oltre che nell'area del braccio, situata vicino al tricipite, può essere anche impiantato nella mano. Secondo la società costruttrice, il chip è sicuro in quanto dotato di un dispositivo di cifratura a 16 caratteri che lo protegge contro accessi indesiderati. Il chip si sincronizza a un database, gestito da un computer centrale, per la gestione dei dati anagrafici e dei dati concernenti tutte le informazioni mediche, ma anche per altri usi… Esso si impianta senza particolari precauzioni (basta anestetizzare la parte, ndr) e non è visibile ad occhio nudo. Secondo i promotori ed alcuni influenti politici, questo sistema potrebbe funzionare benissimo anche sulla popolazione per la gestione dei dati medici, ma anche per controllare l'immigrazione clandestina.

Negli Stati Uniti, da pochi giorni, sono in distribuzione i primi passaporti dotati di chip RFID. Anche la Germania, grazie ad un accordo con una società USA, ha optato per i passaporti dotati di chip RFID. Questa iniziativa è il prodotto di un accordo commerciale tra il governo e la società Infineon Technologies North America. Nel chip dei nuovi passaporti sono memorizzati tutti i dati della persona intestataria del passaporto stesso. Questo documento può essere letto automaticamente da appositi lettori (scanner) installati negli aereoporti e non solo. Il governo degli Stati Uniti minimizza le contestazioni degli oppositori di questo nuovo documento dicendo che grazie ad esso la sicurezza ne beneficerà.

Ormai la strategia che ha come obiettivo finale il dominio globale con l'annientamento di tutte le libertà individuali è chiara! Si tratta di un piano ben escogitato dal governo degli Stati Uniti per microcippare, pian piano, tutta la popolazione (lo hanno previsto pure i nostri cari politici europei, ndr). Guarda caso le società produttrici di questi sistemi sono molto legate a certi politici molto potenti, specialmente nei consigli di amministrazione.

Il piano, che verrà attuato a piccoli passi, prevede inizialmente di impiantare questi chip a scopo medico (ecco l'inganno, ndr) alle persone che non possono dire di no, ovvero agli anziani o ai malati gravi. Nella fase successiva verrebbe impiantato a tutte le persone che lavorano per gli uffici governativi. Nella fase ancora successiva, in modo graduale, a tutta la popolazione. Infine, basterà introdurre una legge che obbliga a tutti il chip e il gioco è fatto: tutti i residenti diventeranno dei robot controllati e manipolati da coloro che gestiranno il computer globale centrale al quale sono collegati i chip.

È molto importante sapere che, secondo indiscrezioni molto riservate, confermate da molti studiosi indipendenti, questi chip in realtà sono molto di più di un metodo di etichettatura. Il vero problema non sta tanto nei messaggi che dal chip arrivano al computer, ma quelli che dal computer arrivano al chip. L'organizzazione che gestisce quel computer può interagire con i chip incorporati, sia isolando una singola persona sia agendo su un gruppo di persone, che può essere composto da centinaia di migliaia di individui. In questo modo chi manovra il computer globale può inviare, a una persona o a gruppi di persone selezionate, particolari segnali composti da frequenze che causano, ad esempio, forti dolori fisici, infermità di determinate aree del corpo; manipolare a piacimento la mente e le emozioni delle persone, e persino uccidere. Con questo sistema si possono rendere la persona docile o aggressiva, aumentare o diminuire l'euforia sessuale e manipolare tutti i suoi pensieri. Con il chip si può trasmettere alla persona segnali che abbiano un effetto negativo sul suo processo cognitivo, in modo da penalizzare fortemente l'utilizzo corretto del pensiero o influenzare le azioni a seconda delle informazioni che il chip trasmette al computer.

Questa è la vera storia che sta dietro all'impianto di questi microchip sugli esseri umani. Inoltre, non a caso questi chip li chiamano “The chips would” ovvero “patatine fritte”. Sono come i cellulari (altro nome non dato a caso; «cellula-ri»), anzi molto peggio: emettendo 24 ore su 24 segnali in entrata e in uscita distruggono le cellule, o meglio le “friggono”. Questo sistema porterebbe a un livello tale di malattie, soprattutto tumori, che ben poche persone possono per il momento immaginare.

Un metodo eccezionale per rendere le persone dei veri burattini “usa e getta” !

(Tratto da www.ecplanet.com)

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