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SIAMO IN GUERRA, MA A NESSUN POLITICO INTERESSA PARLARNE…

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La Costituzione Italiana (quella “cosa” che i nostri “politici” NON sanno neanche cosa sia), all’Art. 11 recita: “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa della libertà degli altri popoli…

Il presidente del Consiglio dimissionario e i ministri rimarranno in carica per la gestione degli affari ordinari” così recita la Costituzione a proposito del ruolo dell’esecutivo a poco più di un mese dalle elezioni.

Ora, la domanda sorge spontanea: Rientra nella gestione degli “affari ordinari” anche dichiarare la guerra a un paese straniero? Perché, se non te ne sei accorto, è quel che ha fatto il governo Monti in queste ultime ore, offrendo supporto tecnico e logistico all’intervento militare francese in Mali. Una guerra vera e propria, in cui 2.500 soldati francesi stano fronteggiando le milizie jihadiste attestate nella parte nord-orientale del paese sub-sahariano. (clicca qui per la fonte).

Perchè quando si tratta di rispettare le “direttive” europee siamo così attenti, ma non ci accorgiamo di calpestare la Costituzione più bella del mondo? Perchè?

Torniamo Sovrani della Politica!!!

Fonte: http://www.glollo.com

NOTA DI REDAZIONE: della situazione in Mali abbiamo parlato approfonditamente nell’articolo La guerra degli uomini blu“, pubblicato su Puntozero nr. 3, con particolare riferimento alla lotta per l’indipendenza del popolo Tuareg, agli interessi coloniali della Francia e al ruolo dei miliziani ‘islamisti’. L’articolo concludeva così:

Una cosa è certa: il vaso di Pandora apertosi con la guerra in Libia faticherà ancora molto a chiudersi. Speriamo che qualcuno non ne approfitti per l’ennesima “guerra umanitaria”.

Purtroppo, la scongiurata ipotesi è divenuta realtà. [Nexus Edizioni]

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