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Seminare la paura per raccogliere nuovi guadagni dalle persone sane? Di Gava Roberto

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In questi ultimi anni stiamo assistendo sempre di più alla diffusione da parte dei mass media di messaggi di paura che, quando vengono adeguatamente analizzati, dimostrano di essere non solo ingiustificati, ma addirittura appositamente creati e gonfiati secondo un piano prestabilito.
Dopo l’AIDS, la mucca pazza, la SARS, l’influenza aviaria, … l’influenza di ogni inverno … non possiamo più credere a tutto quello che i media dicono, ma è ovvio che non possiamo neppure avere competenze specifiche per ogni particolare materia … cerchiamo almeno di usare un po’ di saggezza, che in questo caso corrisponde ad un semplice buon senso.
Come ogni anno, anche in questo autunno assistiamo silenziosi ad una massiccia propaganda a favore della vaccinazione antinfluenzale, anche pediatrica, basata non certo sui dati scientifici, ma sulla nostra emotività … e sulla nostra ignoranza specifica. Ci viene appositamente inculcata la paura di sempre nuove e drammatiche epidemie virali di sempre nuovi e fantasiosi virus (il più delle volte sono virus sempre esistiti, come quello dell’aviaria).
Nell’autunno 2006-2007 c’è stata meno pressione, ma quest’anno già a metà settembre 2008 è ricominciato il tam-tam della paura con in testa il Corriere della Sera (15 settembre 2008)  che nella sezione “Salute” della versione informatica (corriere.it) ha iniziato a bombardarci con messaggi terrificanti ripresi e amplificati addirittura 5 giorni dopo con questi toni: “Strage stagionale. Killer una serie di virus che «muta» ogni anno per eludere gli sforzi degli investigatori … Si parla tanto della temuta pandemia ricordando i 40 milioni di morti dovuti al virus della Spagnola nel 1918 … 250-500 mila i morti nel mondo ogni anno (più delle vittime della strada) e un numero di persone infettate compreso fra 300 milioni e un miliardo (5-15% della popolazione globale). Morti che potrebbero essere evitate (quasi tutte) con la vaccinazione. Purtroppo nel 2006-2007 le dosi utilizzate in Italia sono state solo 16 milioni. … Non certo in linea con la prevenzione «totale» o quasi auspicata dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). … si vaccina solo un italiano su 4 e il 66% degli italiani non ha mai fatto la puntura anti-influenza … A rischio anche i piccoli tra i 6 mesi (prima è inutile fare vaccini perché il sistema immunitario è immaturo) e i 24 mesi di vita. La novità è la vaccinazione in gravidanza: un mese o anche più prima della nascita del bambino. … Quest'anno l'influenza parlerà australiano e sarà più «cattiva». Colpa di una nuova variante particolarmente aggressiva del virus influenzale …” (20 settembre 2008).
È facile criticare scientificamente messaggi come questo:
– Ci spaventano ricordandoci la grave pandemia della Spagnola del 1919, ma la Scienza sa che cento anni fa quelle pandemie erano possibili non perché non esisteva il vaccino, ma solo a causa delle scarse condizioni igieniche e sociali della popolazione.
– Ci spaventano parlandoci di 250-500.000 morti da influenza all’anno, ma dimenticano di ricordare che questa cifra è formata per il 95% dalle morti che avvengono nei Paesi poveri del Terzo Mondo che, come abbiamo detto, sono ad elevato rischio per le complicanze dell’influenza solo perché vivono in condizioni igienico-alimentari molto scadenti. A titolo di esempio ricordo un documento inerente il vaccino antipoliomielitico diffuso nel 2003 dal Dr. Datti Ahmad, presidente del Supremo Consiglio Nigeriano per la Sharia: “In Nigeria abbiamo molte malattie importanti che stanno uccidendo e menomando i bambini molto più della poliomielite, ma chi ci offre gli aiuti non è disposto a pagare nulla per darci qualcosa che combatta queste altre malattie o contro la fame, mentre è preoccupato solo della poliomielite. Queste persone sono pronte a spendere cifre altissime per combattere la polio, ma nemmeno un soldo per il resto. Questo atteggiamento ha creato sospetto nella gente della comunità nigeriana”.
– Ci dicono che le migliaia di morti potrebbero essere quasi tutte evitate con la vaccinazione, mentre non è assolutamente vero che il vaccino antinfluenzale riduce in modo significativo la mortalità rispetto quanto accade nei non vaccinati ed è ancora meno vero che potrebbe farci evitare quasi tutte le morti. Una grossa e importante metanalisi che ha analizzato 20 trial clinici e che è stata pubblicata nel 2003 ha dimostrato che la vaccinazione antinfluenzale ha una scarsissima efficacia clinica perché: è necessario vaccinare circa 45 persone per avere un solo caso di influenza in meno, riduce il tempo di malattia per ogni episodio influenzale di circa 0,3 giorni, non riduce in modo significativo né le complicanze né i ricoveri ospedalieri da influenza. Questi dati sono scontati se si pensa solamente che il vaccino antinfluenzale, in quei casi in cui riesce ad essere efficace, evita ovviamente solo la malattia influenzale causata da questo virus e non le sindromi influenzali causate da altri virus. Infatti, dobbiamo sapere che i virus dell’influenza (ortomixovirus a RNA) sono classificati nei tipi A, B e C dei quali il tipo A è la causa più frequente della malattia influenzale vera e propria. La sindrome influenzale, invece, è una patologia del tutto sovrapponibile alla malattia influenzale, ma causata da virus diversi da quello dell’influenza e in particolare da: paramixovirus, adenovirus, pneumovirus, rhinovirus, coronavirus, echovirus e anche vari batteri. Ebbene, studi epidemiologici molto ben documentati ci insegnano che solo il 9% di quelle che noi chiamiamo “influenze” sono causate dal virus influenzale vero e proprio e quindi solo queste (anzi, solo una loro parte) potrà essere prevenuta dalla vaccinazione antinfluenzale. Infatti, la pubblicità che in questi giorni alcune Ditte produttrici di vaccini antinfluenzali mandano ai Medici di Base parla dei grandi danni dell’influenza, ma di pochi effetti dei loro vaccini e non accennano minimamente alla possibilità che il vaccino riduca la mortalità, semplicemente perché non è vero e non lo potrebbero dimostrare.
– Ci dicono di vaccinare anche le gravide, però va ricordato che le stesse Ditte Farmaceutiche produttrici di vaccini antinfluenzali scrivono nella scheda tecnica dei loro vaccini questa frase che si commenta da sola: “Nell’uomo, fino ad oggi, i dati sono inadeguati per valutare il rischio teratogeno e fetotossico durante la gravidanza. In gravidanza, nelle pazienti ad alto rischio, i possibili rischi dell’infezione devono essere valutati rispetto ai possibili rischi della vaccinazione”.
– Ci dicono che quest’anno l’influenza sarà più “cattiva” e io sono molto scettico su tale affermazione, ma sono invece convinto che continuando a spingere in ogni modo la gente a vaccinarsi qualche problema prima o poi emergerà perché il virus influenzale è un virus a RNA e quindi soggetto a molte e facili mutazioni (è per questo che ogni anno ci sono sempre nuovi ceppi virali). Una delle principali cause inducenti le mutazioni è la circolazione del virus in un ambiente ‘ostile’ che in questo caso è rappresentato dagli individui che sono già stati vaccinati contro alcuni genotipi del virus influenzale costringendo così il virus alla mutazione per semplici meccanismi darwiniani di adattamento (per la presenza di anticorpi). Più si vaccina più si creano ceppi virali mutati e quindi maggiore è la probabilità di selezionare prima o poi dei ceppi virali particolarmente patogeni e pertanto sempre più pericolosi. La pericolosità dell’influenza allora crescerà e l’Industria Farmaceutica coglierà questa occasione per spaventarci sempre di più e indurci a vaccinarci più ancora e questo indurrà un circolo vizioso sempre più pericoloso e patogeno per noi e sempre più redditizio per la stessa Industria Farmaceutica.

Cosa possiamo allora fare?
La mia proposta personale consta di 4 punti:
1 – Non dobbiamo credere a tutto quello che ci viene detto, specie se è un messaggio di paura che vuole toccare la nostra emotività e se si coglie che è promosso dall’Industria Farmaceutica (che oggi supera per potenza politico-economica l’Industria bellica e si è comodamente posta al primo posto in questo tipo di graduatoria).
2 – Dobbiamo perdere (in realtà lo considero un investimento molto utile) un po’ di tempo per leggere libri e articoli indipendenti, specie nel campo sanitario, perché non si può demandare ad altri il compito di salvaguardare la nostra salute, altrimenti un giorno perderemo molto più tempo a rimpiangere la salute che avevamo in passato.
3 – Non dobbiamo vaccinarci e in particolare non dobbiamo vaccinare i nostri figli, perché sono particolarmente sensibili ai danni dei vaccini avendo un sistema immunitario non completamente sviluppato.
4 – Dobbiamo aprirci al mondo delle Medicine Naturali e in particolare all’Omeopatia, perché in questo modo non insegniamo all’organismo a difendersi specificatamente e per pochi mesi verso un virus (come fa il vaccino antinfluenzale), ma stimoliamo e rinforziamo le nostre difese immunitarie aspecifiche che sono in grado di combattere contro tutti i virus, i batteri e i germi in genere e che fanno questo per molto tempo. Anche qui basta ragionare e usare un po’ di buon senso: se l’Industria Farmaceutica che ha in mano tutto il potere sanitario mondiale si scomoda e si affanna in tutti i modi per attaccare l’Omeopatia, significa che è disturbata da questa scienza che le porta via potere e soldi. Infatti, è esperienza comune di tutti coloro che usano l’Omeopatia utilizzare molto raramente i farmaci chimici e godere di una qualità di vita migliore di prima.

Chi desidera approfondire questo argomento sulle caratteristiche della sindrome influenzale, sui rischi della vaccinazione e su qualche nozione di trattamento antinfluenzale secondo i canoni della Medicina Naturale e in particolare secondo l’approccio omeopatico, può trovare tutto questo in un libretto intitolato “La Sindrome Influenzale in bambini e adulti” edito dalle Edizioni Salus Infirmorum. È uno strumento piccolo e semplice che però offre al Lettore la possibilità di iniziare un trattamento domiciliare nel caso non riesca a consultare immediatamente un medico omeopata e non sono mancati i ringraziamenti di coloro che hanno utilizzato quei consigli e hanno rapidamente e dolcemente risolto i loro disturbi virali. Oggi quelle condizioni non esistono più nel nostro Paese e quindi non esiste neppure il pericolo di una epidemia di grandi dimensioni (in realtà, forse, un giorno sarà possibile quando si creeranno due condizioni concomitanti: che la popolazione italiana diventi immunologicamente estremamente debole grazie alle numerose vaccinazioni pediatriche e antinfluenzali annuali e alle sempre più frequenti assunzioni di farmaci come cortisonici e antibiotici e che in qualche laboratorio venga “creato” per scopi sperimentali qualche virus anomalo particolarmente virulento che poi sfugge al controllo dei ricercatori e si diffonde nella popolazione).

Dr. Roberto Gava


[Il Dr. Roberto Gava è un medico specializzato in Cardiologia, Farmacologia Clinica e Tossicologia Medica che ha poi studiato Agopuntura Cinese, Omeopatia Classica e numerosi approcci naturali.]


tratto da edizionisalus

 

 

 

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