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“ROMANCE” (1986)

La grande Tartaria

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“stile” che ormai fa tendenza in tutto il mondo dall’11
settembre 2001, una moda sempreverde tendente al rosso sangue della
quale, diciamolo, faremmo volentieri a meno.


Ad appena tre giorni dalle elezioni, un attacco devastante con un
bilancio di circa 200 morti e più di 1.400 feriti ha scosso la
coscienza e la serenità di un intero paese: il giorno dopo la
strage,
nelle principali città spagnole milioni e milioni di persone
sono scese
in piazza a manifestare contro il terrorismo e, soprattutto, a
domandare “chi” e “perché”. Visti i risultati di quelle
elezioni,
sembra che i cittadini nel loro complesso non abbiano affatto gradito
la fretta con la quale il governo sin dall’inizio ha addossato all’ETA
(il gruppo separatista basco) la responsabilità degli attentati,
cosa
che ha continuato a fare per giorni, malgrado nel frattempo fossero
sopraggiunte le deliranti, ridicole e, aggiungo io, ampiamente
prevedibili rivendicazioni di Al-Qaeda. Ora, naturalmente, si presume
che dovremmo berci la storia di un gruppo di fanatici islamici che
riescono con la massima facilità a infiltrarsi in alcune
stazioni e a
collocare un certo numero di bombe sui treni, facendole poi detonare in
una sequenza straordinariamente ben coordinata di dieci esplosioni e
ottenendo il massimo effetto distruttivo, sia da un punto di vista
materiale che psicologico.


Lo “stile 911” si desume anche dal solito, farsesco ritrovamento, in un
furgone parcheggiato nelle vicinanze, di sette detonatori e un
corano… per fortuna stavolta ci hanno risparmiato il manuale di
istruzioni in arabo per condurre il treno!


La rivendicazione è un vero tripudio hollywoodiano, coi
fondamentalisti
musulmani che minacciano il mondo intero con le “ali della morte”, dopo
essere “riusciti ad infiltrarsi nel cuore dell’Europa crociata” tramite
gli attentati alle tre stazioni di Madrid, la cosiddetta “Operazione
Treni della Morte”. Ovvi i riferimenti alla Spagna come paese che ha
affiancato gli USA nella loro guerra all’Iraq.


Ora si apprende che già da alcuni giorni prima dell’attacco, il
ministero dell’interno spagnolo era in massima allerta. Secondo il
quotidiano spagnolo La Rioja, il ministero in questione aveva
dispiegato oltre duecento agenti ben armati ed equipaggiati,
giustificando questo allarme come misura per proteggere la capitale
contro possibili attacchi terroristici da parte dell’ETA. Due giorni
prima di quello che qualcuno ha definito il peggiore attacco nel cuore
dell’Europa occidentale sin dalla Seconda Guerra Mondiale, la polizia
di Madrid aveva allestito posti di blocco per intercettare auto
imbottite di esplosivo, e aveva iniziato a perlustrare zone
commerciali, stazioni ferroviarie, aeroporti, stadi, grossi
assembramenti di persone ed edifici governativi. É stata persino
effettuata sorveglianza aerea notturna, adoperando elicotteri dotati di
telecamere a infrarossi. Insomma, sembra proprio ci fosse il sentore di
qualcosa in arrivo.


A rendere ancora più strana la vicenda, si noti che tra l’11
settembre
2001 e il 10 marzo 2004, vigilia dell’attentato, vi sono
esattamente…911 giorni! Considerando anche il giorno scelto (11),
sembra proprio che il simbolismo sia tutt’altro che marginale in questa
vicenda.


Ora, se avesse prevalso un sentimento di paura ed insicurezza (come
probabilmente auspicato da qualcuno), i risultati elettorali avrebbero
dovuto premiare la linea politica seguita da Aznar. Così non
è stato, e
con notevole imbarazzo in primis di USA e Gran Bretagna, ma anche di
tutti gli altri paesi fiancheggiatori di questa “Guerra al Terrorismo”
voluta dagli Stati Uniti, il governo in procinto di entrare in carica
ha già annunciato il proprio disimpegno dalla trappola irachena,
denunciando senza mezzi termini il fallimento di questa politica
aggressiva e deleteria per le popolazioni civili coinvolte in questi
massacri senza fine.


Il problema è che adesso, per rafforzare l’idea seminata a
Madrid,
secondo la quale il terrorismo può colpire ovunque e sarebbe
folle
abbassare la guardia, temo ci si possa aspettare un colpo di portata
assai più vasta. Non mi stupirei se le tanto demonizzate armi di
distruzione di massa si materializzassero improvvisamente sotto forma
di un attacco chimico/batteriologico, con esiti catastrofici per le
popolazioni colpite e immediato sostegno da parte dell’opinione
pubblica mondiale alla linea politica seguita fin qui. Firmato
Al-Qaeda, naturalmente. A proposito, sapevate che l’amministrazione
Bush sta acquistando 75 milioni di dosi di vaccino per l’antrace?*


A mio avviso, sinché l’opinione pubblica non arriverà a
percepire con
chiarezza quale gigantesco, tragico inganno si nasconde dietro gli
eventi dell’11 settembre 2001, i reali mandanti di questi attentati
avranno tutto l’interesse a continuare nel loro programma. Un programma
nel quale qualcuno insiste a mettere l’Iran, affermando che c’è
la
possibilità di un attacco preventivo statunitense contro
l’impianto
nucleare di Bushehr, attualmente in costruzione, che si prevede
entrerà
in attività nel giugno di quest’anno. Potete immaginare quali
potrebbero essere le conseguenze nella regione: personalmente mi riesce
difficile dar credito a uno scenario del genere, però in questi
ultimi
anni ho visto accadere le cose più inimmaginabili…


Nel frattempo, ecco che ti rispunta il Decimo Pianeta. Stavolta la
notizia è ufficiale: è stato chiamato Sedna, si trova
presso la nube di
Oort e avrebbe un diametro di circa 1.800 chilometri.



L’elemento che sinora più lo associa al mitico Pianeta X
è il colore
rosso, ma anche la sua orbita ellittica sconcerta gli astronomi che lo
stanno studiando. Inoltre sembra possa avere una piccola luna, e
già mi
vedo Zecharia Sitchin sfregarsi le mani nell’apprendere queste notizie.
Aggiungiamo a tutto questo il fatto che non si riesce ancora a capire
quale sia il materiale che ne costituisce la superficie, e ce
n’è
abbastanza per ridare vigore alle tesi di coloro che ormai da tempo
profetizzano il ritorno di questo misterioso decimo membro del nostro
sistema solare.


Sempre in tema di pianeti “rossi”, vi propongo la prima anomalia
ufficialmente presentata dalla NASA, ovvero l’ormai famoso
“coniglietto” marziano. Osservate nell’animazione ottenuta
sovrapponendo foto diverse come le “orecchie” sembrano muoversi, quasi
come fossero agitate da una brezza.



Per concludere, una storiella: sembra che all’inizio dell’anno le poste
statunitensi avessero creato un francobollo con l’immagine del
presidente Bush, in onore del suo operato nella camera ovale. Tuttavia,
si è scoperto che nell’utilizzo quotidiano non c’era verso che i
francobolli si incollassero alle buste. Allora il presidente ha
istituito una commissione di esperti per stabilire il motivo di tale
difetto.


Dopo un mese di verifiche, la commissione ha reso note le seguenti
scoperte:


1. Il francobollo è stato trovato in perfetto ordine.


2. La consistenza dell’adesivo applicato era ottimale.


3. Semplicemente, la gente sputava dalla parte sbagliata.


*http://www.washingtonpost.com/wp-dyn/articles/A51691-2004Mar11.html

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