fbpx
venerdì - 19 Aprile, 2024

Dal 1995 l'Informazione libera ed indipendente

Elevate your accessory game with OpClock's premium selection of Rolex Replica and meticulously designed replica watches. Explore now and redefine luxury.

RAFFICA DI BUFALE SUL CLIMA di Luca Angelini

Data di pubblicazione:

Ultimi articoli

Manipolazione della storia e delle menti

La storia la scrivono i vincitori, quindi è sempre diversa dalla realtà? Ne parliamo con Teodoro Brescia Dottore di ricerca, docente e scrittore e autore del libro...

Articoli più letti

Sull’immigrazione

La notte di capodanno del 31 dicembre 2015 a Colonia circa un migliaio di arabi ha molestato, aggredito e derubato centinaia di donne tedesche...

La grande Tartaria

Social Network

21,000FansMi piace
5,000FollowerSegui
10,600IscrittiIscriviti
spot_img
Condividi l'articolo:
Ancora proclami inusitati per quanto riguarda l'argomento clima. Qualcuno afferma che i ghiacci artici, alla fine dell'inverno, hanno perso in un solo colpo oltre 700 mila kmq di massa. I dati reali non solo smentiscono ma ci suggeriscono di focalizzare l'attenzione su ben altri elementi di rilevante importanza.
 

Nella mappa, fornita dallo National Snow and Ice Data Center (Università del Colorado), è rappresentata l'attuale estensione della banchisa artica. Il bordo arancione identifica l'estensione media rapportata al perioro 1979-2000.

L'immagine, fornita dal National Snow and Ice Data Center (Università del Colorado), rappresenta il grafico di comparazione tra l'estensione media dei ghiacci artici nel ventennio 1979-2000 (linea grigia), la medesima nel marzo del 2007 (linea tratteggiata) e quella attuale (linea azzurra).
Emergenza clima. Ormai qualsiasi argomento tratti la materia viene impostata all'origine con questo tono perentorio che sfida i nervi degli Italiani e non solo. Nello stillicidio quasi quotidiano di proclami cavalcanti l'onda lunga di questa materia che, notoriamente raccoglie audience e dunque rappresenta una fonte assai remunerativa, qualcuno è andato a guardarsi (probabilmente per la prima volta) i grafici dell'estensione glaciale in sede artica.

Senza alcuna interpretazione ne ha dedotto una cifra che poi è stata trasformata in una bufalata da oscar. Ebbene, secondo questa "ultimissima" i ghiacci artici quest'inverno non solo non avrebbero guadagnato un centimetro quadrato di superficie ma sarebbero addirittura andati sotto di ben oltre 720 mila kmq.

Lanciato il sasso però è sparita subito la mano. Del grafico in questione nessuna traccia. Ben consci del ciclo annuale ablativo (in estate) e ricostruttivo (in inverno) della banchisa artica, siamo dunque andati a guardare come stanno effettivamente le cose e abbiamo dedotto quanto segue:

La superifcie dei ghiacci artici oceanici mentre scriviamo ammonta a 13.436 mila kmq. Il 10 aprile del 2008 la stessa ammontava a 13.210 kmq. L'attuale estensione, riferita alla media trentennale calcolata dal 1979 al 2000 risulta in deficit di 534 mila kmq. L'anomalia rispetto allo scorso anno dunque non si è aggravata ma si è ridotta di quasi 230 mila kmq.

Passiamo in rassegna altri numeri: il flusso solare risulta ancora molto basso, a stento raggiunge il valore di 70 Watts. Questa mancanza di nerbo da parte della nostra Stella pare stia iniziando a infulenzare seriamente la circolazione generale dell'atmosfera incidendo sulla collocazione delle varie "celle" nelle quali è suddivisa.

Il fatto ha indotto alcuni climatologi a rivedere al ribasso l'episodio di Nino che avrebbe dovuto prendere piede a partire dalla prossima estate. Qualcuno ha addirittura abbozzato un ulteriore prolungamento della fase neutra o di Nina debole. In sostanza il Pacifico equatoriale, spia primaria dell'energia diretta ricevuta dal Sole, pare stia rispondendo in modo ormai piuttosto evidente al citato prolungato minimo solare, se non altro per quanto riguarda i bilanci totali tra termoclino e massa d'acqua mescolata.

Altro elemento di non indifferente importanza: le temperature superficiali dell'oceano Atlantico (indice AMO). Contro ogni ipotesi, il ciclo multidecennale (dura di norma tra i 20 e i 40 anni) delle onde di acqua calda trasportate dalle latitudini tropicali del nostro oceano verso quelle settentrionali, sta perdendo numerosi colpi. Entrato ufficialmente in fase positiva, quindi con acque calde al largo del nostro Continente, nel 1998, l'indice relativo a tale ciclo, è sceso in terreno negativo con netto anticipo rispetto alla norma.

Il dato dell'AMO riferito al mese di marzo risulta -0,114°C, segue quello d febbraio, -0,112°C e di gennaio, -0,007°C. Il trend di discesa consecutivo, pur già accennato seppur in modo non scalare nel 2000/2001 con i valori di novembre 2000 pari a -0,001°C, dicembre con -0,077°C e gennaio 2001 con -0,076°C, risulta in calo regolare e inizia ad assumere una inoppugnabile importanza sotto il punto di vista della circolazione atmosferica destinata al nostro Continente. Anche in questo caso, tuttavia, occorrerà attendere le reazioni del termoclino al prosieguo della stagione prima di trarre conclusioni.

In ogni caso, mentre ricorderemo senz'altro i terribili anticicloni erettisi in tempi di AMO positiva e di Nino alle stelle, in particolare tra il 1998 e il 2007 (ad eccezione dell'estate 2001), converrete con noi che da mesi ormai il nostro Paese e il bacino del Mediterraneo non si trovano più alle prese con quelle mostruose figure. Insomma, il tempo è cambiato, ancora una volta e in questo frangente anche in modo molto rapido e imprevisto. E ancora una volta qualcuno non ci capisce niente e spare cifre sperando nell'audience e nella solita improbabile vincita, quella di una lotteria che è già persa in partenza.

 
Condividi l'articolo:

Potrebbe interessarti anche ...

Il Nuovo Ordine Mondiale scopre le carte – di Massimo Mazzucco

La Rockefeller Foundation ha pubblicato un interessante documento, intitolato “Scenari per il futuro della tecnologia e dello sviluppo internazionale”, nel quale ipotizza quattro possibili...

UNA DENUNZIA NEL SILENZIO di Franco Cardini

Chi scrive non è l’ultimo arrivato. Egli si è rivolto a tutti i sette quotidiani sparsi per tutta Italia ai quali abitualmente collabora chiedendo...

Padoan: un economista fallito alla guida dell’economia italiana?

I giornali, tolti alcuni più fedeli a Renzi e alla Merkel, si diffondono in esempi di clamorosi fallimenti del nuovo ministro dell'economia come economista....

Omicidio deputata inglese, cotti (M5S): “Jo Cox contro le bombe nello Yemen”

​ “Jo Cox, impegnata nel sociale e in difesa dei diritti umani, nel suo ultimo intervento pubblico, due giorni prima dell’assassinio (ripreso anche sul Times), denunciava...

Abbonati a Nexus

Eventi Nexus

Nessun evento futuro al momento.

Eventi Segnalati

Iscriviti alla Newsletter

Rimani sempre aggiornato sul mondo Nexus.

Conferma la tua iscrizione tramite la mail che riceverai.

Sostieni Nexus Edizioni

spot_img

YouTube