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PROCESSO A SHADDAM

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La storia la scrivono i vincitori, quindi è sempre diversa dalla realtà? Ne parliamo con Teodoro Brescia Dottore di ricerca, docente e scrittore e autore del libro...

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“Shaddam” (un’abbreviazione di Sham Saddam, letteralmente
“falso Saddam”) e identificato come un sosia messo lì a bella
posta da
alcuni servizi segreti, fra i quali viene citato il Mossad. Joe Vialls
ritiene sia stata un’incredibile imprudenza lasciare aprir bocca a
“Shaddam” davanti alle telecamere, dato che le arcate dentali e gli
interventi dentistici, al pari delle impronte digitali, sono
caratteristiche assolutamente peculiari di un individuo e costituiscono
la prova irrefutabile che quello presentato in tribunale non è
Saddam
Hussein. Basta osservare questo collage fotografico per rendersene
conto:





Osservando attentamente le
piccole foto di Saddam Hussein, si noteranno i suoi denti bianchi e
ordinati (non per caso in Iraq c’è, o più probabilmente
c’era, il
maggior numero di dentisti pro-capite di qualunque altro paese al
mondo, a parte la Libia, e il servizio era gratutito per tutti i
cittadini), con quelli superiori che si chiudono naturalmente davanti a
quelli inferiori. Questa è la condizione normale per la maggior
parte
di noi, ma non per Shaddam, che in molti fotogrammi video dimostra di
soffrire di masticazione invertita, laddove i denti inferiori si
trovano davanti a quelli superiori. Per non parlare poi di come i suoi
denti inferiori non siano ben allineati, se comparati a quelli
praticamente perfetti del vero Hussein.


Nell’aula del tribunale, in
molti si domandavano come mai Saddam Hussein, un autentico fanatico sin
da adolescente per il taglio dei capelli e la rasatura del viso, avesse
scelto di cambiare le abitudini di una vita e presentarsi come un
barbone, coi capelli lunghi e la barba incolta. La risposta potrebbe
essere che, al pari di impronte digitali e denti, anche il cranio ha
una forma peculiare a ciascun individuo: più i capelli sono
corti e più
facile sarà distinguere la forma del cranio caratteristica di
una
persona. Nel caso di Shaddam, inoltre, la barba lunga e incolta
è
assolutamente necessaria per nascondere la pronunciata mascella
inferiore, che nessun intervento di chirurgia plastica in tempi brevi
poteva correggere, al contrario di lavoretti minori intorno agli occhi,
alla fronte, ai lobi delle orecchie e così via.


Sarà per questo che la
stragrande maggioranza dei giornalisti presenti per coprire l’evento si
è lamentata di non aver potuto avere accesso alle informazioni,
di
vedersi confiscare i nastri con le riprese televisive, etc.? Insomma,
è
la solita pagliacciata data in pasto all’opinione pubblica planetaria…
ma è possibile che ci trattino sempre come se avessimo l’anello
al naso
e una sveglia appesa al collo?





Passando ad
altro, vi ricordate la storia degli strani movimenti della flotta
statunitense, un paio di settimane fa? Probabilmente non aveva niente a
che fare con meteoriti in arrivo o cosette del genere, bensì con
una
più prosaica prova di forza nei confronti della Cina. Nei
prossimi
giorni infatti, nell’ambito dell’esercitazione “Operation Summer Pulse
04”, per la prima volta nella sua storia la marina statunitense
invierà
una flotta composta da ben sette portaerei di squadra (su un totale di
dodici) a coprire posizioni strategiche intorno al paese orientale,
cinque delle quali nell’Oceano Pacifico. Aldilà delle
dichiarazioni
ufficiali, questa mossa con tutta probabilità vuole essere un
segnale
alla Cina, ultimamente molto attiva sul fronte della questione
dell’indipendenza di Taiwan. Naturalmente, a Pechino non hanno preso
molto bene questa iniziativa americana… anche perchè al momento,
secondo alcuni analisti militari, le sue forze armate possono
confrontarsi con una o al massimo due portaerei di squadra, ma
certamente non sette tutte insieme! Personalmente, non sottovaluterei i
progressi tecnologici nei missili antinave sviluppati dalla Cina e
dalla Russia…


Per finire, alcune
curiosità
fotografiche segnalate dagli amici del Centro Ricerche Leonardo da
Vinci Cosenza1 e Calabria: le prime due sono state scattate in Kansas,
ma non si capisce se si tratti di nuvole di polvere. Vedrò di
approfondire, ma data l’estrema spettacolarità ve le propongo
ugualmente.






La seconda è un’immagine
SOHO:
qualcuno ha idea di cosa sia la striscia luminosa che si osserva nella
parte sinistra della foto?





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