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L’atomica della Corea del Nord: pagata dal governo americano – di Paul Joseph Watson

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Tra la cacofonia delle condanne provenienti da ogni parte del mondo in seguito al secondo test nucleare della Corea del Nord, non c’è stato alcun accenno al modo in cui il reticente paese stalinista abbia ottenuto all’inizio le sue armi. Sono state armi pagate dal governo degli Stati Uniti.

Sia l’amministrazione Clinton che l’amministrazione Bush hanno avuto un ruolo fondamentale nell’aiutare Kim Jong-Il a sviluppare le capacità nucleari della Corea del Nord a partire dalla metà degli anni Novanta.

L’ipocrisia che viene sprigionata da ogni fronte come reazione alla notizia di oggi che la Corea del Nord ha testato un dispositivo nucleare sotterraneo della potenza pari a 10 volte quella del primo test condotto nell’ottobre 2006 è simile a quando gli Stati Uniti denunciarono il possesso da parte dell’Iraq di armi chimiche e batteriologiche come motivo per invadere il paese nel 2003, avendo ovviamente prima controllato le ricevute, dato che fu Donald Rumsfeld all’inizio a fare da intermediario sull’accordo di fornitura di quelle armi a Saddam.

Rumsfeld fu anche colui che si occupò del contratto da 200 milioni di dollari per inviare attrezzature e servizi per la costruzione di due reattori ad acqua leggera in Corea del Nord nel gennaio 2000 quando era un direttore esecutivo della ABB (Asea Brown Boveri). Wolfram Eberhardt, un portavoce della ABB, ha confermato che Rumsfeld partecipò a quasi tutte le riunioni del consiglio di amministrazione durante il suo incarico presso l’azienda.

Rumsfeld stava solamente raccogliendo il testimone dell’amministrazione Clinton, che nel 1994 acconsentì nel rimpiazzare i reattori nucleari nordcoreani fabbricati in patria con reattori ad acqua leggera. I cosiddetti “esperti” pagati dal governo sostennero che i reattori ad acqua leggera non potevano essere utilizzati per costruire bombe atomiche. Non è di quest’avviso Henry Sokolski, responsabile del Non-Proliferation Policy Education Centre di Washington, il quale ha dichiarato che “i reattori ad acqua leggera potevano essere utilizzati per produrre decine di bombe al plutonio sia in Corea del Nord che in Iran. Questo vale per tutti i reattori ad acqua leggera. E’ un fatto deprimente che la politica americana ha cercato di nascondere.”

“Questi reattori sono come tutti gli altri, hanno il potenziale per fabbricare delle armi. Quindi si potrebbe smetterla di rifornire il peggior trasgressore di accordi sul nucleare con i mezzi per acquisire le stesse armi di cui stiamo cercando di impedirne l’acquisizione,” ha detto Sokolski.

Il Dipartimento di Stato americano ha sostenuto che i reattori ad acqua leggera non potevano essere utilizzati per produrre materiale adatto per una bomba ma nel 2002 aveva incalzato la Russia per terminare la sua collaborazione nucleare con l’Iran perché non si voleva che l’Iran avesse armi di distruzione di massa. A quell’epoca la Russia stava costruendo reattori ad acqua leggera in Iran. Secondo il Dipartimento di Stato, i reattori ad acqua leggera in Iran potevano produrre materiale nucleare ma per qualche motivo questa regola non si applica alla Corea del Nord.

Nell’aprile 2002 l’amministrazione Bush annunciò che avrebbe stanziato 95 milioni di dollari dei contribuenti americani per iniziare la costruzione degli “innocui” reattori ad acqua leggera in Corea del Nord. Bush sosteneva che foraggiare di armi il dittatore megalomane Kim Jong-Il con il potenziale per produrre un centinaio di testate atomiche all’anno era “vitale per gli interessi della sicurezza nazionale degli Stati Uniti.” Bush elargì altre somme di denaro nel gennaio 2003, come venne riportato da Bloomberg News.

Bush stanziò i fondi malgrado la notizia allarmante, riportata dai quotidiani sudcoreani, che era stata ritrovata la testata di un missile nordcoreano in Alaska.

La costruzione dei reattori, alla fine, fu sospesa ma la Corea del Nord aveva una fonte alternativa tramite la quale potè ottenere i segreti nucleari essenziali per la costruzione di un arsenale atomico – il contrabbandiere internazionale di armi nonché risorsa preziosa della CIA, AQ Khan.

Nel 2004, il Dr. Abdul Qadeer Khan, il padre della bomba atomica del Pakistan, ha ammesso la condivisione della tecnologia nucleare attraverso una rete mondiale di contrabbando che comprendeva strutture in Malesia che fabbricavano le principali parti per le centrifughe.

Il collaboratore di Khan B.S.A. Tahir gestiva una società di facciata al largo di Dubai che inviava i componenti delle centrifughe in Corea del Nord.

Nonostante le autorità olandesi avessero fin dal 1975 dei forti sospetti sulle attività di Khan, la CIA impedì loro di arrestarlo in ben due occasioni.

“L’uomo era seguito da quasi dieci anni e ovviamente costituiva un problema serio. Ma mi fu detto che i servizi segreti potevano gestire la faccenda in modo più efficace”, ha detto l’ex primo ministro olandese Ruud Lubbers. “L’Aia non aveva l’ultima parola nella vicenda. Ce l’aveva Washington.”

Lubbers ha dichiarato che a Khan era permesso di entrare ed uscire dai Paesi Bassi con la benedizione della CIA, e alla fine gli fu permesso di diventare “il principale venditore di un’estesa rete internazionale per la proliferazione di tecnologia e know-how nucleare” stando allo stesso George W. Bush, e di vendere segreti nucleari che hanno consentito alla Corea del Nord di fabbricare armi atomiche.

“Lubbers sospetta che Washington abbia permesso le attività di Khan perché il Pakistan era un alleato fondamentale nella lotta contro i sovietici,” riferisce il CFP. “All’epoca, il governo americano finanziava e armava i mujahideen come Osama bin Laden. Venivano addestrati dall’intelligence pakistana per combattere i soldati sovietici in Afghanistan. Anwar Iqbal, il corrispondente da Washington del quotidiano pakistano Dawn, ha detto all’ISN Security Watch che le affermazioni di Lubbers potrebbero essere esatte. “Tutto questo faceva parte di una pazzesca strategia di lungo termine. Gli Stati Uniti sapevano che il Pakistan stava sviluppando armi atomiche ma non gliene importava nulla perché non sarebbero state utilizzate contro di loro. Erano un deterrente contro l’India, e forse contro i sovietici.”

Nel settembre 2005 venne alla luce il fatto che il tribunale di Amsterdam che aveva condannato Khan a quattro anni di carcere nel 1983, aveva perso la documentazione relativa al caso. Il vicepresidente del tribunale, il giudice Anita Leeser, accusò la CIA di aver rubato i fascicoli. “C’è qualcosa che non quadra, non perdiamo le cose in questo modo” disse la Leeser durante la trasmissione televisiva NOVA. “Trovo sconcertante che la gente perda dei fascicoli che hanno un obiettivo politico, soprattutto se questo avviene su richiesta della CIA. E’ incredibile.”

Nel 2005, il presidente pakistano Pervez Musharaf riconobbe che Khan aveva fornito le centrifughe e i progetti alla Corea della Nord.

Tenendo presente questa vicenda, lo shock, la condanna e l’indignazione espressa dal governo americano in risposta al secondo test nucleare della Corea del Nord sono a dir poco intrise di ipocrisia. Attraverso le loro politiche di aiuto alla Corea del Nord per costruire dei reattori ad acqua leggera, e attraverso la preziosa risorsa della CIA AQ Khan che fu protetto ad ogni livello mentre aiutava a fornire alla Corea del Nord gli strumenti per fabbricare un arsenale nucleare, lo stesso governo degli Stati Uniti è direttamente complice di aver fornito al dittatore Kim Jong-Il le armi nucleari che sta ora condannando.

La Corea del Nord è controllata da una dittatura ereditaria stalinista che sta affamando due milioni di abitanti in favore della costruzione di un esercito di un milione di soldati. Alcuni hanno aumentato questa cifra a quattro milioni, un quarto della popolazione totale. Nella parte settentrionale del paese esiste un sistema di campi di lavoro in cui coloro che hanno “espresso il minimo parere politico” vengono, insieme alle loro famiglie, torturati, violentati e giustiziati. Vengono compiuti dei terribili esperimenti biochimici su un gran numero di persone. I bambini vengono messi al mondo e pestati a sangue dalle guardie del campo. Se una madre si mette a gridare mentre le guardie prendono a calci il bambino, questa viene immediatamente giustiziata da un plotone d’esecuzione. Le guardie vengono ricompensate con gratifiche e promozioni per strappare gli occhi ai prigionieri.

Il popolo nordcoreano è assoggettato ad un governo da che sta utilizzando il cibo come un’arma. Forse è per questo che l’Unione Europea e gli Stati Uniti, attraverso il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite, hanno ripreso ad inviare centinaia di migliaia di tonnellate di aiuti alimentari alla fine del febbraio 2003. Questi aiuti vanno direttamente alla dittatura al potere, che poi decide chi li dovrà ricevere in base al livello di fedeltà allo stato. Gli aiuti alimentari accrescono solamente il potere di Kim Jong-Il ma tutto questo viene tenuto nascosto dalle Nazioni Unite con una retorica umanitaria strappalacrime. Il denaro serve a consentire alla leadership nordcoreana di vivere nel grembo del lusso occidentale con casinò e auto nuove fiammanti.

Il Presidente Bush ha dichiarato pubblicamente di disprezzare Kim Jong-Il ma la sua amministrazione, come già fece Bill Clinton prima di lui, ha armato fino ai denti la Corea del Nord con oltre 200 testate nucleari.

Ora il sistema mediatico, insieme ad Obama, alle Nazioni Unite, ad Israele e tutti gli altri, stanno manifestando la loro solenne condanna del fatto che la Corea del Nord stia testando la medesima tecnologia di armamento nucleare che all’inizio le era stata finanziata dallo stesso governo degli Stati Uniti. Sono già in arrivo delle sanzioni e ci sono voci che addirittura parlano di braccio di ferro militare, che alla fine potrebbe portare ad un conflitto con la Cina, l’alleato e confinante più stretto della Corea del Nord.

Paul Joseph Watson
Fonte: www.infowars.com
Link: http://www.infowars.com/north-koreas-nukes-paid-for-by-the-us-government/
25.05.2009

Scelto e tradotto da JJULES per www.comedonchisciotte.org

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