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La rigenerazione degli arti nei mammiferi

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RIGENERAZIONE DI PARTI DEL CORPO DI MAMMIFERI
di Bengt Larsson, MSc © 2006

Un gel brevettato estratto da polli immunologicamente immaturi ha dimostrato di far ricrescere arti di cuccioli nonché di curare con successo ustioni e piaghe da decubito.

Topi miracolosi
Quando, nel 1994, stava monitorando dei topi contrassegnati, facenti parte di un gruppo che utilizzava come animali da esperimento in connessione alle sue ricerche sulla sclerosi multipla, la D.ssa Ellen Heber-Katz del Wistar Institute di Philadelphia ebbe una sorpresa. I topi contrassegnati erano irreperibili! In precedenza le loro orecchie erano state punzonate per il riconoscimento e, inizialmente, sembrò che ci fosse stato qualche errore, poiché a quel punto tutti i topi avevano le orecchie perfettamente integre. L’esperimento venne ripetuto, quindi divenne chiaro che le punzonature si riparavano da sé in circa tre settimane, senza lasciare alcuna cicatrice. All’inizio si formavano alcune cellule immature lungo i bordi del foro per fornire un blastema di rigenerazione che si suddivideva rapidamente, sicché il foro gradualmente si rimarginava. Si verificava una perfetta riformazione di cartilagine, vasi sanguigni e pelle.
Diversamente da, ad esempio, i varani, si è ritenuto che i mammiferi abbiano una scarsissima capacità di ricostruire parti del proprio corpo. La coda o la zampa amputata di un tritone può ricrescere completamente. Le cellule appena sottostanti la superficie del taglio formano cellule mesenchimali indifferenziate ­– un blastema che cresce ulteriormente e forma esattamente le cellule differenziate distali dal taglio.
Si sa che negli esseri umani l’ultima falange del dito anulare di un bambino piccolo può ricrescere; questa scoperta derivò dall’accidentale mancata copertura di una superficie tagliata con della pelle, la quale avrebbe altrimenti impedito la ricrescita.
Fortunatamente i topi della D.ssa Heber-Katz non erano consapevoli del fatto che, secondo la dottrina medica ufficiale, quello che avevano fatto era impossibile.
Cosa avevano di speciale questi topi? Be’, mancavano di una parte delle loro difese immunitarie: le cellule-T alfa-beta. Questi cosiddetti topi MRL erano stati allevati per studi su malattie autoimmuni come il lupus.
Ulteriori esperimenti eseguiti dalla D.ssa Heber-Katz e dal suo gruppo hanno dimostrato che questi topi sono in grado di far ricrescere anche ossa, muscoli e il sistema nervoso centrale. Ad esempio, un topo ha fatto ricrescere la propria coda mozzata, un nervo ottico rescisso si è riparato da sé mentre, dopo una parziale asportazione di midollo spinale, a distanza di un mese si è ripristinata la mobilità. Per di più, i cuori dei topi MRL hanno la capacità di recuperare in seguito a danni estesi.
Nell’area della ricerca sulle cellule staminali attualmente si stanno elaborando intensivamente metodi per la riparazione di tessuti ed organi umani. Le cellule staminali hanno la prerogativa di svilupparsi in tipi di cellule specializzate (differenziate). Le cellule staminali pluripotenti sono in grado di produrre la maggior parte di tipi di cellule, mentre le cellule staminali multipotenti ne possono produrre un numero limitato. Si sa che gli adulti dispongono di cellule staminali nell’epidermide, nel fegato, nel cervello, nel midollo spinale ed altrove, ma sono presenti soltanto in esigue quantità e sono difficili da isolare. Quello che serve è un metodo per deprogrammare cellule differenziate in modo che possano diventare preferibilmente cellule staminali pluripotenti o, almeno, multipotenti, che quindi potrebbero essere indotte a differenziarsi nel tipo di cellula desiderato.
Ad ogni modo, è possibile che la questione di far ricrescere arti umani sia prossima ad una soluzione. I lettori ne possono sapere di più nel prosieguo dell’articolo.

Risolto il problema delle cellule staminali?
Nel 1964 il veterinario Dr. Harry Robertson si ustionò una mano e cercò di lenire il dolore immergendola prontamente in una gelatina che aveva accanto a sé. Dopo 10 minuti il dolore era scomparso, non vi era alcuna traccia di vesciche e, nei tempi dovuti, la mano guarì senza che si producessero cicatrici. La gelatina era un estratto fresco di ossa di pollo, impiegato come fonte di proteine a buon mercato. Dopo averne testato le proprietà di guarigione su animali ed esseri umani, il Dr. Robertson iniziò a commercializzare la sostanza con il nome di Revital; egli sosteneva che il Revital è antibatterico ed antivirale, è in grado di rigenerare nervi e muscoli, di guarire ustioni di terzo grado senza lasciare cicatrici, in modo da non rendere necessario il trapianto, ed è capace di eliminare cicatrici dell’acne e guarire serie piaghe da decubito.

La guarigione di animali domestici gravemente feriti
In un caso, lesioni riportate da gatti, determinanti la perdita di pezzi di muscolo di 2,5 cm, vennero avvolte con impacchi di Revital tre volte al giorno per un periodo di tre settimane, portando alla totale ricrescita del muscolo.
Un cane era stato investito da una macchina, perdendo la maggior parte del muscolo della coscia, lasciando esposta parte dell’osso e dell’articolazione dell’anca. Come alternativa alla soppressione dell’animale, il Dr. Robertson applicò il Revital e fasciò la ferita, dopo di che, trascorsa circa un’ora, il cane sembrò provare poco o nessun dolore. Vari giorni dopo, quando venne medicata e fasciata nuovamente, la ferita, pur avendo un odore acre, risultò del tutto pulita e in fase di buona guarigione. Il cane recuperò del tutto e sviluppò nuovo pelo.
Al Dr. Robertson avevano insegnato che quando muscoli e nervi vengono distrutti, non sono in grado di rigenerarsi; tuttavia in numerosi casi scoprì che quando si usava il Revital si verificava la rigenerazione. In una occasione, a un barboncino cui era stata staccata a morsi una zampa applicarono Revital al moncherino, il che determinò la crescita di una nuova zampa! Un altro cane aveva subìto ustioni sul 40 per cento del corpo e venne guarito completamente con il Revital.
Il Dr. Robertson documentò le proprie asserzioni scattando una serie di foto durante l’intero processo di guarigione.

Brevetto e registrazione del Revital
Varie persone hanno testimoniato in prima persona la riuscita cura di ustioni, tagli, abrasioni, vesciche da herpes simplex e piaghe da decubito con il Revital.
La produzione del Revital è semplice e si realizza estraendo zampe di pollo macinate con aceto. L’intera procedura è descritta nel brevetto statunitense Nr. 4.455.302 del mese di giugno del 1984; da un chilogrammo di zampe di pollo si estraggono 50 grammi di Revital.
Nel 1977 il Dr. Robertson iniziò a vendere prodotti che aveva realizzato egli stesso. Richiese alla Food and Drug Administration (FDA-Ente statunitense preposto al controllo alimentare e farmacologico, ndt) l’autorizzazione per commercializzare il Revital come “Class I Device” (anche il talco per bambini fa parte di questa categoria), autorizzazione che fu concessa senza necessità di ricetta dato che il prodotto non conteneva alcuna sostanza nociva. Grazie al passaparola le vendite di Revital nella farmacia locale arrivarono ad un ammontare pari a 39.000 dollari al mese, cui andavano aggiunte le vendite per posta.
Il numero di Science Digest del giugno 1981 pubblicò un articolo di quattro pagine sul Dr. Robertson; lo stesso anno, la FDA richiese a quest’ultimo di registrare il Revital come farmaco, una procedura che poteva richiedere 10 anni e milioni di dollari di costi, ma con l’aiuto di alcuni legali egli riuscì a mantenere la designazione “Class I Device”.
In seguito la FDA riportò che il Revital conteneva elevati livelli di batteri e non soddisfaceva i requisiti previsti dall’ente. Di conseguenza al Dr. Robertson venne vietata la commercializzazione dei suoi prodotti.

La FDA blocca il Dr. Robertson e il Revital
Come truppe d’assalto delle SS, agenti della FDA fecero irruzione al John L. Deaton Medical Center di Baltimora e confiscarono tutti i prodotti Revital nel reparto in cui erano sotto cura i malati affetti da piaghe da decubito. In base alla Legge sulla Libertà di Informazione alla FDA venne richiesto di fornire i risultati dei test di sterilità condotti da suoi incaricati su tre campioni casuali esaminati, ma l’ente non riuscì a produrre alcun riscontro di contaminazione.
Su richiesta del Dr. Robertson, vari campioni di Revital selezionati a caso furono inviati a quattro diversi laboratori indipendenti, i quali riferirono tutti che il prodotto soddisfaceva i requisiti di sterilità previsti dalla United States Pharmacopeia (UPS). (Nota: i preparati di Revital hanno un pH caratteristico di ~4.6, che, a dir poco, non è certo ideale per lo sviluppo di batteri!)
Ad ogni modo, la FDA era determinata ad impedire la commercializzazione del Revital nel “paese della libera impresa”, quindi al Dr. Robertson venne intimato di non tentare di reintrodurre in commercio il suo prodotto. All’epoca egli aveva quasi ottant’anni ed era troppo scoraggiato per provare a commercializzare il Revital in un altro paese.
Così la FDA è riuscita ad togliere di mezzo questa cura miracolosa.

Relazione fra gli esperimenti
Quale connessione esiste fra la scoperta del Revital ad opera del Dr. Robertson e gli esperimenti della D.ssa Heber-Katz sui topi? La risposta è che i topi avevano un sistema di difesa immunitaria incompleto. Per conseguire la rigenerazione, l’estratto di zampa di pollo deve essere ricavato da polli immunologicamente immaturi, ovvero di età inferiore alle nove settimane di vita. In che modo l’estratto di zampa di polli immunologicamente immaturi differisce da quello dei loro analoghi immunologicamente maturi? Nessuno lo sa, ma si dovrebbe riuscire a determinarlo; è possibile che l’estratto di un tessuto di animali immunologicamente immaturi abbia la prerogativa di trasformare le cellule cutanee umane (che sono facili da far crescere) in cellule staminali, risolvendo il problema di come produrre ingenti quantitativi di queste ultime.        ∞

Note
• Desquenne-Clark, L., Clark, R., Heber-Katz, E. (1998), "A new model for mammalian wound repair and regeneration", Clin. Imm. and Immunopath. 88:35-45.
• Heber-Katz, E. (1999), "The regenerating mouse ear", Seminars in Cell and Developmental Biology 10(4):415-420.
• Leferovich, J., Bedelbaeva, K., Samuelewicz, S., Xhang, X.-M., Zwas, D. R., Lankford, E. B. e Heber-Katz, E. (2001), "Heart regeneration in adult MRL mice", Proc. National Academy of Sciences USA 98(17):9830-35.
• Seitz, A., Aglow, E. e Heber-Katz, E. (2002), "Recovery from spinal cord injury: A new transection model in the C57Bl/6 mouse", J. Neuroscience Research 67(3):337-45.
• Le informazioni sul Dr. Harry Robertson sono tratte dall’articolo "Curative Protein of Chicken Feet", pp. 185-187, nel compendio Creative Alternatives for a Troubled World, © 1993 Melvin D. Saunders, Pyramid Research Center, Box 478, Odenton, Maryland 21113, USA.
• La trascrizione del Brevetto USA Nr. 4.455.302, "Medical protein hydrolysate, process of making the same and processes of utilizing the protein hydrolysate to aid in healing traumatised areas" di Harry J. Robertson si può reperire presso http://www.uspto.gov/.

A proposito dell’Autore:
Bengt Larsson, MSc, nutre da sempre un forte interesse verso le invenzioni e le scoperte rivoluzionarie; egli considera la prospettiva futura della realizzazione di una completa rigenerazione di parti del corpo umano. Attualmente lavora come insegnante di scuola superiore a Vaxjo, Svezia. Può essere contattato via email presso [email protected].


Articolo pubblicato originariamente sul n. 67 di NEXUS New Times (aprile – maggio 2007)
La ripubblicazione dell'articolo è gradita con citazione della fonte e del link originario.


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